Il pesce chirurgo, molto diffuso nell’acquariofilia, ha bisogno di un acquario grande, perché poco socievole con i suoi simili e gli altri pesci, e di molto nascondigli; è un pesce vegetariano, ma per una sua salute ottimale è opportuno aggiungere del mangime completo o vitamine alla sua dieta.
I pesci chirurgo sono tra le specie di maggior attrattiva acquariofila, data la loro bellezza, la semplicità nell’allevarli e la loro robustezza. Fanno parte dell’ordine delle Perciformes e si suddividono in 3 sottofamiglie.
Il pesce chirurgo, indipendentemente dalla sottofamiglia di appartenenza, è compresso lateralmente e possiede una lunga pinna dorsale ed un aculeo mobile. Abita nelle zone in prossimità delle barriere coralline, in particolare nell’Oceano Indiano e Pacifico, nei Caraibi e nel Mar Rosso.
Nell’acquario hanno bisogno di molto spazio per nuotare e di nascondigli per potersi difendere se spaventati. Sono nuotatori molto veloci, abituati a muoversi in acque con forti correnti.
È un pesce vegetariano, il quale si ciba prevalentemente di alghe; per non indebolire troppo il pesce, sarebbe opportuno aggiungere all’alimentazione del mangime completo, oppure, se non gradito dall’animale, delle vitamine da integrare alle alghe.
A dispetto dell’aspetto pacifico, sono molto aggressivi, soprattutto se incontrano un loro simile con stesse colorazioni o stesse forme. È necessario un acquario molto grande per poter contenere esemplari della stessa specie; se possedete un acquario piccolo acquistatene solamente uno. Inoltre prendono facilmente possesso dell’acquario, rendendo difficile l’inserimento di nuovi pesci: per questo motivo è consigliabile inserire il pesce chirurgo come ultima specie nell’acquario.
Mal si adattano a condizioni ambientali non idonee; questo malessere si può manifestare in diversi modi: sviluppo di una forte aggressività, appetenza, sbiadimento del colore.
Ci sono due tipi di pesce chirurgo: quello azzurro e quello zebrato. Il primo misura circa 25 centimetri di lunghezza. È di colore blu con striature orizzontali gialle. Quello zebrato, anch’esso blu, misura 33 centimetri di lunghezza e possiede striature trasversali gialle.
Le sottofamiglie sono tre e si distinguono in base al numero e alla forma delle pinne caudali:
- la sottofamiglia Nasinae, che ha una o due spine fisse
- la sottofamiglia Prionurinae, che ha da tre a dieci placche ossee ai lati del peduncolo caudale
- la sottofamiglia Acanthurinae, che ha una singola spina per parte che rimane aderente al corpo e che può venire estratta per difesa, la famosa lama da cui deriva il nome “pesce chirurgo”.